Pentola a pressione Offerte e Prezzi
Vuoi acquistare una pentola a pressione? non sai dove iniziare? Ecco la guida definitiva per acquistare una pentola a pressione adatta alle tue esigenze.
Guida all’acquisto di una pentola a pressione
Che siate chef provetti o cuochi amatori last minute, la pentola a pressione è un utensile che può fare la differenza nella vostra cucina. Magari vi siete incuriositi guardando uno dei tanti programmi culinari che oggigiorno riempiono i palinsesti tv o magari l’avete vista utilizzare mille volte da nonni e/o genitori ma non avete mai capito veramente la sua funzione e il suo utilizzo: come sfruttare al meglio una pentola a pressione? E, soprattutto, come e dove acquistarne una che rispecchi le vostre esigenze e magari goda anche di un buon rapporto qualità-prezzo?
Questo articolo proverà a fare un po’ di chiarezza sull’argomento, dandovi alcuni consigli su come comprare una pentola a pressione: quali parametri tenere d’occhio, quali modelli sono i più gettonati sul mercato e così via.
L’argomento è piuttosto delicato perché, va detto, la pentola a pressione è sicuramente un oggetto da maneggiare con cura. Ma a questo punto occorre fare un passo indietro: a cosa serve la pentola a pressione? Non andiamo troppo per il sottile: a velocizzare i tempi di cottura.
Sfruttando la sua particolare tecnologia che permette di aumentare notevolmente il calore in cottura, la pentola a pressione vi farà risparmiare molti minuti dietro ai fornelli. Potrete così azzardare anche piatti piuttosto elaborati nel vostro menù, realizzandoli in tempi molto meno “dilatati” del solito.
Ci riferiamo ovviamente a pietanze come i risotti, gli spezzatini, le minestre o i bolliti: grandi cult della nostra cultura gastronomica, sempre meno presenti sulle nostre tavole in quest tempi frenetici dove nessuno trova mai il tempo per dedicarsi alla cucina “alla vecchia maniera”. Ecco che le pentole a pressione ci vengono in contro.
Come scegliere quella giusta? Innanzitutto, per un utensile così particolare, vi consigliamo caldamente di puntare sulla qualità, evitando materiale scadente.
Quali altri parametri tenere in considerazione, oltre al materiale (evitando dunque la tossicità)? Le dimensioni ovviamente: in genere per una coppia va bene una capienza dai 3 ai 5 litri, per un contesto familiare allargato si va dagli 8 ai 12 litri. Poi, le funzioni, che possono variare molto a seconda del modello prescelto: in quelle più recenti e all’avanguardia c’è quasi sempre un vero e proprio display che consente di personalizzare in maniera precisissima il tipo di cottura desiderato. Il coperchio: è fondamentale che si chiuda in maniera ermetica, perché la temperatura di cottura deve arrivare fino a 120 gradi! A quel punto subentra una valvola che si occupa di regolare la temperatura interna della pentola, facendo sfiatare il calore in eccesso.
Tornando per un attimo al discorso materiali, possiamo giusto dare una indicazione di massima: negli ultimi anni si è imposto l’acciaio inox (magari “affiancato dall’alluminio, per alcune parti), che ha effettivamente tutte le carte in regola per coadiuvare il tipo di cottura previsto, essendo particolarmente robusto, non dando alcun problema di tossicità e sopportando senza problemi temperature elevate.
Se ancora ti stai chiedendo se e quanto possa realmente servire una pentola a pressione nel tuo armamentario da cucina, pensa che c’è in ballo anche un risparmio energetico in bolletta, dal momento che con questa procedura andresti a mantenere il fuoco dei fornelli al minimo per buona parte della cottura. In chiusura, segnaliamo almeno due modelli, tra i più richiesti e affidabili in circolazione: Lagostina CLIPSO‘ (un po’ cara forse ma in grado di bilanciare al meglio sicurezza, facilità d’uso ed estetica) e la Instant Pot IP-LUX60 (un gioiellino all’avanguardia con l’unica pecca di non essere facilissima da utilizzare). Alle ricette, ora, pensateci voi!
La pentola a pressione è un oggetto che non può mancare nelle cucine degli Italiani, che ha avuto una grande diffusione negli anni 60 ma che è sempre stata un modello molto amato per la sua versatilità e la sua praticità. La pentola a pressione permette infatti di accelerare i tempi di cottura grazie alle alte temperature che si riescono a raggiungere al suo interno. Infatti l’ideatore, Denis Papin , sfruttò il meccanismo per cui il punto di ebollizione dell’acqua aumenta se la pressione aumenta. In una pentola normale, l’acqua bolle a una temperatura di circa 100 gradi anche se si mette il coperchio, poiché la chiusura non è ermetica. Nelle pentole a pressione, invece, si diminuisce in modo massimale la fuoriuscita di vapore, in modo tale da aumentare al suo interno la pressione, anche fino al doppio di quella atmosferica. In questo modo il punto di ebollizione aumenterà fino anche a 120 gradi, permettendo ai cibi di essere cotti più velocemente.
CHE COS’E’ LA PENTOLA A PRESSIONE
L’invenzione della pentola a pressione è dovuta alll’applicazione dei primi studi scientifici di termodinamica e, come abbiamo detto in precedenza, il merito della sua realizzazione è del francese fisco Denis Papin. Lo scienziato, sulle base delle osservazioni di Robert Boyle e Edme Mariotte, studiò l’ebollizione dell’acqua con l’intento di ricavarne un motore a vapore. Anche se questo progetto non gli riuscì, durante i suoi studi progettò e costruì la famosa pentola di Papin. Non molto diversa dalle nostre moderne pentole era formata da una pignatta in metallo serrata saldamente ad un coperchio avvitato sopra ed era dotata di una valvola a peso. All’epoca questa pentola non ebbe molto successo ma solo anni dopo, nel diciannovesimo secolo, la sua invenzione trovò applicazioni nella autoclavi e infine, all’inizio del 900 fu messa a punto la famosa pentola a pressione, il cui impiego si diffuse dopo la seconda guerra mondiale.
Il principio secondo quale funziona la pentola a pressione è il mantenimento, all’interno, di una pressione più alta della normale in modo che si possano raggiungere temperature più alte di quelle che si raggiungono di solito nella bollitura. Questo permetterà di cucinare i cibi a una temperatura maggiore dimezzando i tempi.
Vantaggi e svantaggi delle pentole a pressione
Il tempo di cottura ridotto è sicuramente il principale vantaggio di questo tipo di cottura: viene risparmiato non solo tempo, ma anche gas che serve per alimentare la fiamma dei fornelli (e quindi bollette meno care). In un mondo frenetico, in cui si cerca di dedicare poco tempo alla preparazione dei cibi, questa pentola è sicuramente una manna dal cielo. Inoltre la cottura a pressione permette di mantenere integre alcune sostanze nutrizionali presenti negli alimenti.
Dall’altro lato però dobbiamo stare attenti a maneggiarla con attenzione, perché se utilizzata nel modo scorretto poterebbe diventare una vera e propria bomba molto pericolosa, anche se gli incidenti sono ormai molto rari grazie ai diversi sistemi di sicurezza. Infatti per evitare che si raggiungano pressioni troppo elevate, in ogni pentola a pressione esistono valvole che controllano la fuoriuscita del vapore.
E’ sempre bene prestare attenzione nel suo utilizzo e soprattutto è importante non aprire mai la pentola quando è in pressione: bisogna sempre aspettare che la valvola di sicurezza si sia abbassata, il che indica che la pressione all’interno è diminuita. Inoltre la pentola a pressione non è adatta a cucinare tutti gli alimenti: cereali, patate, legumi sono i cibi che più si prestano a questo tipo di cottura.
Come usare la pentola a pressione
L’utilizzo della pentola a pressione è molto semplice, inoltre in commercio (o addirittura all’interno della confezione quando se ne compra una) ci sono dei piccoli manualetti che indicano per ogni alimento qual’è il tempo di cottura migliore. In linea generale bisogna riempie la pentola con una modesta quantità di acqua ed inserirvi i cibi. Si chiude con il coperchio in modo ermetico e si cuoce a fiamma alta e aspettate che, al suo interno, l’acqua inizi a bollire e che la pressione salga: l’attesa non sarà l’unga in quanto la chiusura è ermetica e quindi la dispersione del calore è minima. A un centro punto la valvola del coperchio inizierà a fischiare e farà uscire un getto di vapore. Questo è il segnale che il vapore ha raggiunto la pressione desiderata e quindi bisogna ridurre la fiamma al minimo ed attendere il tempo di cottura. Tutti i tempi di cottura vengono calcolati da questo momento. Trascorso il tempo indicato nella ricetta, spegnete la fiamma e aprite la valvola in modo che il vapore fuoriesca in modo completo e la pressione diminuisca. Solo a questo punto potete aprire la vostra pentola (di solito la valvola di sicurezza di colore rosso si abbassa, per indicare che si può aprire la pentola in tranquillità). Tenete presente che all’interno della pentola la cottura continuerà finché non avrete fatto sfiatare tutto il vapore e tolto il coperchio: questo accorgimento è importante soprattutto per quei cibi che richiedono una cottura breve e precisa. In questi casi conviene mettere la pentola sotto l’acqua corrente per raffreddare più in fretta e per far diminuire la pressione del vapore in modo più veloce, cosi da poter aprire prima.
I modelli di pentole a pressione
I modelli in circolazione sono diversi, alcuni più semplici e alcuni più sofisticati. La cosa da tenere sempre sotto controllo è la qualità delle guarnizioni e delle valvole, perché, come dicevamo in precedenza, può diventare uno strumento pericoloso. Inoltre bisogna considerare l’utilizzo che se ne fa poiché in commercio esistono pentole da 3-5 litri per un single o una coppia, fino a 8-10-12 litri per famiglie molto numerose. Ultimamente, oltre alle classiche pentole, sono messe in commercio anche quelle con display oppure con caratteristiche adatte anche ad altri tipi di riscaldamento, come per le piastre ad induzione.
Solitamente le pentole a pressione sono in acciaio inox, uno dei materiali più resistenti, e quindi se di buona qualità potrà durarvi davvero molti anni, quindi è bene non risparmiare troppo nell’acquisto. Diverse sono anche le marche, le migliori sono WFM, Fissler, Lagostina, SEB, Tefal, Silit e molte altre.
I TEMPI DI COTTURA E TRUCCHI DEL MESTIERE
I tempi di cottura consigliati vanno rispettati con diligenza ma se siete alle prime armi conviene che li riduciate un poco e cuocete meno a lungo del consigliato. Se poi il cibo non vi parrà cotto potete tranquillamente proseguire la cottura sia senza coperchio, sia richiudendo la pentola e portandola in pressione. Tenente conto che non è possibile stabilire con esattezza il tempo di cottura di diversi cibi perché esistono tante variabili per ogni tipologia di alimento e che la loro resistenza alla cottura è mutevole in base anche le dimensioni e i periodi dell’anno. Conviene quindi fare qualche esperimento delle vostre ricette prima di cucinarle per gli ospiti. La cottura a pressione richiede meno liquidi di quella classica perché è minore l’evaporazione dell’acqua dei cibi: i costruttori indicano sempre la misura minima e massima d’acqua per ciascun modello, ma in linea generale non dovrebbe mai esserci meno di 1\4 di litri di liquido e il livello di questo non dovrebbe mai superare i 3\4 del volume totale della pentola.
Gli accessori per la pentola a pressione
Anche per questo tipo di pentola ci sono alcuni accessori. Sicuramente quello più utilizzato e utile è il cestello in rete metallica traforato che permette di filtrare l’acqua di cottura dagli alimenti. Un primo tipo è costituito da una fitta rete metallica di acciaio ed è retto da tre piedini; qui si dispongono i cibi da cuocere lo si infila nella pentola assieme a due dita di acqua: la cottura avviene grazie al vapore caldissimo ad alta pressione che avvolge il cestello e i cibi. L’altro tipo di cestello sembra un colapasta cilindrico dotato di piedini: anche in questo caso la cottura avviene a vapore ma questo permette di cuocere verdure anche molto piccole e legumi o cibi già tagliati. Quello che viene chiamato in gergo “scodello” è una casseruola rotonda inseribile nella pentola per cucinare alimenti a bagnomaria; è dotato anche di un coperchio e di uno o due manici semicircolari in modo da poterlo afferrare con semplicità al termine della cottura. l’uso è molto semplice in quanto si versano nella pentola due dita di acqua e si sistema sul fondo un particolare tre piede di acciaio dove vengono messo lo scodello ben chiuso nel quale sono presenti gli alimenti.
Oltre a questi accessori ne abbiamo un altro che serve quando dobbiamo cuocere la carne. Si tratta di una griglia che permette la cottura dell’alimento senza che questo tocchi il fondo.
Manutenzione della pentola a pressione
La manutenzione di questa pentola è sicuramente di primaria importanza. A parte il coperchio, la pentola a pressione è una normale casseruola, con un fondo molto spesso e pesante e formata da diversi strati metallici per ridurre la possibilità che i cibi si brucino. E’ però necessario togliere e pulire le valvole ad ogni utilizzo. I forellini delle valvole devono sempre essere liberi e per verificarlo si può entrare con uno stuzzicadenti. La volva di sicurezza invece non necessità di complesse azioni di pulizia, basta che si verifichi, ad ogni lavaggio, che il tappo di gomma possa essere espulso senza impedimenti. Inoltre è bene non utilizzare detersivi aggressivi o abrasivi per il suo lavaggio. La manutenzione deve essere fatta anche alle guarnizioni in gomma che devono essere sostituite dopo circa 400-500 ore di funzionamento, ma anche prima se si nota che la tenuta non è più ottimale.